Sul gruppo dell'Ocre alla ricerca della Cimata di Fossa Palomba...

...ovvero Club2000, il gioco continua!


Con l’avvento della lista aggiornata dei “duemila” del nostro amato Club2000m arrivano nuovi stimoli a ripercorrere, magari in una diversa stagione, sentieri già più volte calcati per poter raggiungere i nuovi obiettivi. E così, in una mattinata di novembre, capita che ci ritroviamo appena fa luce a Campo Felice per salire di nuovo dalle parti del monte Cefalone alla volta della Cima di Fossa Palomba … in effetti sarà anche capitato in una delle tante escursioni fatte di passare non molto distante da questa neo-battezzata “vetta” o magari di esserci proprio saliti sopra in quanto rilievo più alto da cui apprezzare il panorama .. ma, sai com’è, non si può mica rimanere con il dubbio, bisogna comunque tornarci!! Insomma, diciamolo, ogni pretesto è buono a far venire fuori nuove occasioni per andare a camminare e questa volta rende bene l’espressione di Doriano che, mettendosi lo zaino in spalla con la gioiosa espressione del montanaro che si avvia verso nuove fatiche, esorta così il drappello “ragazzi nuove vette ci aspettano .. ordunque portiamoci avanti con il lavoro!!” Per variare un pò questa volta decidiamo di salire per il sentiero che inizia nei pressi del Valico La Crocetta lasciando le auto all’altezza del km 19 (così dicono tutte le guide e le recensioni sul web): individuiamo il punto dopo un paio di esitazioni tra il chilometro 20 ed quello 18, e si perché i piloncini della provinciale si vedono tutti benissimo sul ciglio della strada ma quello del 19esimo no, quello è ben nascosto oltre il paracarro e dentro ad una siepe!! Comunque, a parte le battute, individuare il punto di accesso è facilissimo .. ampia piazzola di sosta accanto ad una casetta in muratura e dall’altro lato dell’asfalto inizia una sterrata con un segnale di divieto di accesso. La sterrata entra subito in un bosco rado e di quando in quando si aprono bei panorami verso l’Orsello e la vallata dove corre la strada che scende al vicino paese di Casamaina; i primi due chilometri sono poco più che pianeggianti ma tutt’altro che noiosi per via dell’ambiente che si attraversa, aperto, panoramico e pieno dei bei colori caldi dell’autunno. Nel punto in cui la sterrata ruota verso sinistra ed accenna ad una leggera discesa sulla destra si stacca un’altra ampia mulattiera il cui inizio è contrassegnato a qualche segnavia e con il numero 10B; una volta imboccata questa via ci condurrà con gradualità e senza fatica sino in cima al Monte Cefalone. Il percorso è di tutto relax e si svolge in un ambiente aperto dove ben presto si offrono a nordest la vista la lunga cresta digradante dei Monti Bagno e verso sudovest il Monte Orsello, vicinissimo, mentre un pò più lontano spicca il Velino con il relativo circondario di vette. Dopo alcuni tornanti, attorno alla quota 1.800 la mulattiera termina in corrispondenza di uno spiazzo che si affaccia panoramico su Campo Felice e da quel punto si prosegue lungo una traccia di sentiero (qualche sporadico segnavia) che a tratti si perde sul terreno un pò sconnesso ma il percorso rimane sempre intuitivo in quanto lungo la dorsale che verso est sale gradualmente alla cima del Cefalone. Si continua a salire sino a raggiungere un’ampia sella a ridosso della Fossa Palomba e proprio sotto un lungo costone alla cui estremità settentrionale si trova l’omonima Cima; da qui una traccia evidente sale in obliquo sul fianco del costone ed in breve ci si porta sul pianoro da cui si eleva a breve distanza la cima tondeggiante del Cefalone; nell’ultimo tratto incontriamo altri escursionisti che stanno scendendo e sono anch’essi diretti al grosso ometto posto sulla Cima di Fossa Palomba e chissà se sono anche loro “collezionisti” o più semplicemente attratti dal manufatto ben visibile anche a distanza. Giunti sulla cima del Cefalone il panorama spazia ampio su tutte la montagne del Parco Velino-Sirente ed una sosta ci sta tutta: proprio sotto l’ometto c’è infatti una comoda conca riparata dal vento dove ci si può accomodare per ristorare il corpo e lo spirito! La Cima di Fossa Palomba si trova a poco più di un chilometro ad est del Cefalone e la si raggiunge attraversando un pianoro dove abbiamo trovato un laghetto effimero dovuto alle piogge delle ultime settimane e che ci ha dato lo spunto per qualche fotografia. L’ometto sommitale si raggiunge per prati in leggera salita ed una volta in cima si ha un bel colpo d’occhio sulla profonda depressione della Fossa Palomba, sui Monti di Bagno ed è vicinissimo anche il Monte d’Ocre che si distende a ovest sino al Cagno. Dal punto di partenza sino alla Cima di Fossa Palomba, passando per il Cefalone, sono circa otto chilometri e per il ritorno si può optare per una via più breve scendendo per un ampio vallone che scende direttamente al Valico La Crocetta: non è comodo come il sentiero dell’andata ma tutto sommato si fa agevolmente, accompagnati da un bel colpo d’occhio sulla vicina cresta nord dell’Orsello e l’immancabile panorama sulla piana di Campo Felice con la sua corona di montagne. Una volta arrivati a fondo valle in corrispondenza del valico con pochi minuti di strada asfaltata si torna al punto di partenza. Pur raggiungendo delle quote discrete questa escursione è tutt’altro che faticosa e consente di fare conoscenza con un angolo del parco poco frequentato dove i paesaggi brulli a perdita d’occhio trasmettono delle belle sensazioni proprio nella stagione autunnale. Complessivamente abbiamo percorso un poco più di 12 chilometri con un dislivello di 700 metri: insomma si tratta di una passeggiata comoda e varia da fare nell’arco della mattinata e magari da abbinare ad una sosta in una delle trattorie che si trovano all’intorno!